Sicurezza e Legalità

Obiettivo di legislatura: La garanzia di sicurezza rappresenta una condizione imprescindibile in una società dinamica, innovativa e al tempo stesso tradizionale e radicata come quella lombarda. È necessario quindi generare un sempre maggiore e costante avvicinamento della regione verso il tema, per aumentare il senso di sicurezza percepito dai cittadini. I lombardi devono essere e sentirsi sicuri perché devono sapere che c’è uno Stato con un presidio forte e con un presenza costante e una regione che collabora con enti e attori d’ambito per offrire fiducia.

La Regione organizzerà periodicamente gli Stati Generali delle associazioni antimafia attive in Lombardia, al fine di favorire lo scambio di conoscenze e informazioni, il dialogo tra tutti gli attori coinvolti e una proficua collaborazione nelle iniziative, facendo convergere enti e associazioni differenti su progetti comuni, per consentire all’istituzione regionale di avere un quadro quanto più possibile preciso e in tempo reale sulla situazione nelle varie province.

Sicurezza dei territori


Polizia locale

  • potenziare gli organici della polizia locale con interventi mirati in collaborazione e sinergia con i comuni predisponendo ove possibile forme di cooperazione inter-comunali o con l’aggregazione e la cooperazione;
  • determinare modalità di intervento congiunti fra polizia locale e forze dell’ordine;
  • creazione di un fondo dedicato all’assunzione di personale a tempo determinato;
  • predisporre specifiche attività di presidio territoriale;
  • rafforzare i corsi di formazione fra operatori;
  • protocolli di collaborazione fra polizia locale e ATS per garantire maggior sicurezza presso i pronto soccorso;
  • favorire la collaborazione con il terzo settore e il volontariato;
  • percorsi di sensibilizzazione e formazione della polizia locale in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro, sicurezza ambientale e protezione ambiente e animali.
  • rafforzamento del terzo e quarto turno delle polizie locali, con maggiore presenza nei giorni festivi e in orario notturno;
  • prevedere un allargamento delle competenze territoriali della Polizia Locale non limitate ai confini comunali;
  • rafforzamento del terzo e quarto turno delle polizie locali, con maggiore presenza nei giorni festivi e in orario notturno, anche sulla base della sensibilizzazione di accordi territoriali con le forze dell’ordine per definire una più efficace suddivisione dei compiti, sulla base di standard di convenzionamento stabiliti a livello regionale;
  • mappatura giornaliera delle criticità territori e tavolo regionale settimanale con prefetture e polizie per programmare interventi sulla base della mappatura rilevata
  • ammodernamento e potenziamento della dotazione della Polizia Locale.

Sicurezza abitativa

  • riaprire una stagione di piani casa pluriennali che diano certezza e continuità di risorse;
  • introdurre strumenti nuovi e diversi di sostegno a chi non può sostenere l’affitto, come ad esempio voucher per la casa;
  • intervenire sulla governance di ALER, per garantire un’oculata gestione dell’edilizia pubblica, al fine di evitare la creazione di ghetti e di favorire il migliore mix abitativo;
  • creazione di un “Osservatorio permanente sulla sicurezza” composto da comuni, forze dell’ordine, terzo settore;
  • promozione di progetti di sorveglianza dei quartieri con ronde, polizia locale e vigilanze private;
  • favorire l’interlocuzione fra i diversi assessorati competenti in materia;
  • monitoraggio e contrasto delle occupazioni abusive;
  • potenziamento della rete dei “custodi sociali” nei quartieri di edilizia pubblica.

Sicurezza stradale

  • serve sensibilizzare i giovani, in collaborazione con scuole, università, polizia locale e forze dell’ordine;
  • accordo di cooperazione con imprese per la realizzazione di iniziative di sensibilizzazione;
  • promozione di scontistica per under 35 per mezzi pubblici in collaborazione con i comuni;
  • monitorare il fenomeno dell’incidentalità con una mappatura delle zone più interessate;
  • ciclisti e pedoni, individuazione di interventi di competenza regionale per la loro sicurezza.

Legalità


Obiettivo di legislatura

In ogni ambito di azione dell’amministrazione regionale, si individuano fenomeni direttamente connessi all’ingerenza delle mafie. È necessario prevedere una collaborazione interdisciplinare tra l’amministrazione regionale e le banche dati. La lotta alla corruzione e ai fenomeno di criminalità organizzata deve diventare una attività continuativa dell’amministrazione regionale. Non un’attività accessoria, ma un impegno costante, strutturale e duraturo.

La governance regionale

  • rivedere la mappatura del fabbisogno di risorse finanziarie, strumentali e soprattutto umane necessarie a tutte le strutture coinvolte.
  • costituzione di parte civile di Regione Lombardia in tutti i procedimenti relativi alla criminalità organizzata sul territorio lombardo.
  • mettere a regime il monitoraggio di tutta la filiera dei contratti e dei subcontratti tra la stazione appaltante, gli aggiudicatari e gli affidatari per la Regione stessa e gli enti del sistema regionale al fine di acquisire all’interno dei sistemi informatici regionali i dati della filiera in ottica di interoperabilità con la Banca dati nazionale dei contratti pubblici dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione.

Tutela delle risorse pubbliche e dei fondi PNRR

Olimpiadi invernali 2026 – Risulta fondamentale predisporre anche in occasione delle Olimpiadi del 2026, così come già avvenuto per Expo nel 2015, un Comitato di esperti, formato da soggetti di comprovata esperienza nel campo del contrasto alla criminalità organizzata sul territorio lombardo.

Misure di contrasto al fenomeno dell’usura

Monitoraggio del gioco d’azzardo

Educazione finanziaria delle famiglie e dei soggetti fragili

Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro – Caporalato

  • Istituzione di un Osservatorio per il monitoraggio costante sull’intermediazione illecita del lavoro.
  • Realizzazione di una mappatura del fabbisogno di manodopera agricola

Beni confiscati – La Lombardia è al terzo posto della classifica in Italia, dopo Sicilia e Campania. L’ambizioso obiettivo a dieci anni è di recuperare tutti i beni confiscati sul territorio regionale, con una programmazione di investimenti finalizzata al recupero del dieci per centro l’anno.

  • Educazione alla legalità, anche in collaborazione con l’Europa con le scuole
  • Formazione a scuola di docente per la legalità
  • Stati generali antimafia

Marginalità sociale, povertà educativa e minori in contesti criminali

  • Massimo contrasto al preoccupante aumento della delinquenza giovanile, con fenomeni come quello delle baby gang.
  • Investire maggiormente in percorsi educativi scolastici centrati sulla legalità e il rispetto delle regole
  • Attuare gli interventi per la realizzazione del Progetto “Liberi di scegliere”.
  • Stipulare appositi protocolli di intesa con i nuclei specializzati di pubblica sicurezza, per rafforzare il contrasto alle criminalità organizzate, segnatamente nelle procedure di appalto, autorizzazioni, erogazione di contributi eccetera, con particolare riferimento agli interventi connessi al PNRR e alle Olimpiadi invernali 2026.
  • Supportare le amministrazioni locali nell’accesso ai fondi europei e alle risorse del PNRR, aal fine di dotarle di strumenti di governance adeguate ad evitare il rischio di infiltrazioni delle criminalità organizzate.
  • Rilanciare e rafforzare l’attività di ORAC (Organismo regionale per l’attività di controllo) per l’attivazione di procedure di controllo sulla trasparenza dei flussi finanziari, la loro tracciabilità e la condivisione dei dati, la mappatura dei processi, l’analisi e la valutazione del rischio, al fine di migliorare il processo decisionale, con particolare riferimento ai settori esposti al rischio di riciclaggio e corruzione.

Comitato di esperti

  • un Comitato di esperti, formato da soggetti di comprovata e pluriennale esperienza lavorativa ed impegno sociale nel campo del contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata sul territorio lombardo, nonché della promozione della legalità, che siano idonei a svolgere l’incarico di supporto e di consulenza alla futura Presidenza della Regione e, ove richiesto, alla competente Commissione consiliare.

Massimo sostegno alle attività del terzo settore che si occupano del fenomeno mafioso e di criminalità organizzata.

Legalità e rapporti con le Università

Ideazione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, di un programma di ricerca quinquennale, dotato di risorse adeguate, a partire dall’aggiornamento annuale del Monitoraggio della presenza mafiosa in Lombardia.

Questa sinergia con l’Università degli Studi  consentirà inoltre ai laureandi magistrali in amministrazioni e politiche pubbliche con curriculum in legalità e criminalità organizzata, di svolgere il proprio tirocinio presso la Commissione regionale antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità della Regione Lombardia.

La Protezione Civile

La Protezione Civile della Regione Lombardia ha rappresentato, negli anni, un punto di riferimento non solo per il proprio territorio ma anche per emergenze in ambito nazionale e internazionale. Numerosi sono stati gli obiettivi raggiunti e variegate le eccellenze, tra le quali l’Azienda Regionale per l’Emergenza Urgenza (AREU) che rappresenta un modello per le emergenze sanitarie da replicare nelle altre regioni.

Tuttavia  l’attuale struttura organizzativa e operativa dovrà adattarsi ai nuovi scenari di intervento emersi negli ultimi anni e alle sempre più pressanti necessità di risposta. E’ evidente infatti che ai tradizionali scenari di rischio presenti sul territorio (sismico, idrogeologico, incendi boschivi, neve, industriale e dei trasporti) se ne sono aggiunti altri da tenere ugualmente in considerazione (biologico, eventi meteorologici estremi, crisi internazionali ed emergenze umanitarie).

Sarà pertanto necessario pianificare il turn-over delle figure tecniche, che si occupano del servizio a livello regionale e provinciale, attraverso la predisposizione di interventi formativi specifici rivolti agli operatori professionali.

Il volontariato, risorsa insostituibile che in Lombardia vanta circa 25.000 operatori, dovrà essere parte integrante di questo cambiamento.

Strumenti

Ci impegniamo per le seguenti azioni a medio e lungo termine:

  • Potenziare la struttura organizzativa di almeno 15 unità;
  • Pianificare i percorsi formativi per “Tecnici di Protezione Civile”;
  • Dotare le sale operative delle Province di personale adeguatamente formato e sufficiente a garantire l’operatività del settore H24;
  • Costituire e dislocare sul territorio regionale una serie di “nuclei di valutazione e coordinamento”, composti da tecnici di protezione civile delle province, per garantire una rapida verifica dell’impatto degli eventi estremi (trombe d’aria, precipitazioni improvvise) e quindi permettere di fronteggiare tali situazioni in tempo reale;
  • Assegnare alla Scuola Superiore di Protezione Civile, oltre al ruolo di soggetto certificatore delle attività formative, anche la funzione di soggetto unico erogatore dei corsi di formazione;
  • Ampliare l’offerta formativa con percorsi finalizzati alla costituzione di unità operative capaci di affrontare i nuovi scenari di rischio (biologico, eventi estremi) o squadre specializzate per interventi in ambito internazionale e coinvolgere i cittadini nelle attività di prevenzione e di primo soccorso;
  • Rafforzare la rappresentatività delle organizzazioni di volontariato;
  • Rafforzare la sinergia tra Protezione Civile di Regione Lombardia e quella della Città Metropolitana di Milano;
  • Creare presso l’ex deposito militare dell’aeronautica di Gallarate un centro internazionale per la formazione e la  gestione delle emergenze sanitarie e di protezione civile;
  • Promuovere specifiche iniziative nell’ambito del servizio civile internazionale nel quale coinvolgere i giovani volontari di protezione civile;
  • Garantire la puntuale applicazione della recente Legge Regionale 27/2021 con particolare riguardo alla pianificazione di protezione civile;
  • Creazione di un Comitato di Coordinamento del Volontariato finalizzato a promuovere convenzioni con le province e affiancare gli Enti provinciali nelle attività operative, lasciando le attività amministrative alle Istituzioni competenti.

Sala Operativa Regionale

Trasformazione e potenziamento della Sala Operativa Unificata Permanente (che oggi assomiglia più che altro a un centralino). E’ necessario un adeguamento tecnologico, inoltre va integrata la componente di Sicurezza, Polizie Locali del territorio. La trasformazione deve garantire anche il collegamento con il volontariato quando quest’ultimo è attivato o pre-attivato. Anche l’ubicazione logistica della Sala Operativa regionale deve essere riconsiderata: attualmente è collocata in area esondabile dal torrente Seveso, pertanto a rischio di inattività.

Formazione

Oggi l’ente convenzionato con Regione Lombardia per la formazione è Polis, purtroppo può solo certificare la corrispondenza fra il corso proposto e gli argomenti indicati dalla delibera dirigenziale o di Giunta. Noi proponiamo che  Polis diventi ente certificatore, per potere attestare non solo gli argomenti, ma anche la qualità della formazione, dei formatori e del risultato finale.

Sicurezza sui luoghi di lavoro

I tassi di frequenza infortunistica in Lombardia mostrano un andamento in crescita. Gli infortuni sul lavoro sono sempre una perdita secca di tutti i soggetti sociali, e non solo un tragico destino del singolo lavoratore. L’infortunio sul lavoro comporta infatti la perdita della qualità di vita della persona e della famiglia, ma anche la perdita netta di produttività per l’impresa e tutto il contesto economico, cui si aggiungono costi sanitari e sociali altissimi, che vanno a gravare sulla collettività, sulle famiglie, sulle imprese e sulle istituzioni pubbliche.

Lo studio e l’analisi del contesto territoriale costituiscono un presupposto fondamentale per individuare le criticità e orientare le linee di intervento, sia delle attività di vigilanza e controllo, sia delle attività di prevenzione.

La Regione Lombardia dovrà far fronte all’attuale recrudescenza degli infortuni sul lavoro. Dovrà impegnarsi fino in fondo per garantire dignità e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. La Regione si impegnerà a far crescere una cultura di sicurezza, basata sulla responsabilità di tutti e di ciascuno, responsabilità personali e collettive. Di fronte a questa sfida, si vince o si perde tutti insieme.

STRUMENTI

Intervenire sul Piano regionale 2022-2025 per la promozione della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro per:

  • Potenziare i controlli nelle aziende tramite l’aumento del personale impegnato nella prevenzione, sia mediante ispezioni, sia mediante Piani Mirati di Prevenzione, con priorità di intervento nei comparti più a rischio: edilizia ed agricoltura;
  • Potenziare la vigilanza nei cantieri edili anche grazie all’intervento della Polizia Locale, valorizzandone l’accurata conoscenza del territorio;
  • Coinvolgere maggiormente le aziende nel processo di prevenzione dei rischi, mediante incontri, seminari e sopralluoghi, in grado di rendere efficace il contrasto dell’incidentalità e la prevenzione delle malattie professionali;
  • Rendere operativi i Tavoli Tecnici, a composizione tripartita (datori di lavoro, sindacati e Regione) funzionali alla realizzazione degli obiettivi specifici di prevenzione, anche in collaborazione con le ATS;
  • Potenziare il Sistema Informativo della Prevenzione per l’offerta di servizi informativi “unificati”, omogenei e aggiornati, a garanzia di corretta conoscenza del fenomeno e di una seria programmazione degli obiettivi prioritari;

Potenziare i corsi di formazione alla salute e sicurezza sul lavoro anche in collaborazione con le ATS